memories/no memories
Fotografia fra flusso e ricordo a cura di Sandro Bini e Giulia Sgherri
# 4 OPEN CALL
Memories/No Memories
Friends & Lovers
Deadline 31 Marzo 2019
Memories/No Memories il progetto fotografico nato nel 2015 a cura di Sandro Bini e Giulia Sgherri che si interroga sul possibile cambiamento di funzione sociale della fotografia introdotto dalla rivoluzione digitale e in particolare sul rapporto della fotografia con la nostra memoria, dopo aver coinvolto ben 38 fotografi nei primi tre anni di attività, lancia la Quarta Open Call “Fiends & Lovers” rivolta a tutti gli autori interessati a confrontarsi sul tema.
Saranno quindi selezionati e pubblicati sul sito di Memories/No Memories i lavori fotografici che indagano visivamente e concettualmente, temi e argomenti legati alle storie di amicizia e di amore, ovvero alla conservazione e/o alla perdita dei loro ricordi e delle loro testimonianze.
Tutti i fotografi che vogliono partecipare alla selezione dovranno inviare entro il 31 Marzo 2019 a memoriesnomemories@gmail.com tramite WeTransfer le loro fotografie, più la Scheda di Partecipazione/Liberatoria contenente un testo di presentazione del progetto e una breve nota biografica più eventuali link a sito web, blog, pagina fb ecc. I Portoflio possono anche essere d’archivio e/o già pubblicati.
NB Sono esclusi dalla selezione i fotografi che sono già stati pubblicati nel Progetto.
Quota di partecipazione
La partecipazione alla Selezione prevede una quota di sottoscrizione di 15 Euro a titolo di Rimborso Spese. Pagamento tramite Paypal: memoriesnomemories@gmail.com
Specifiche tecniche per l’invio dei materiali
Cartella zip nominata nome+cognome contenente:
– Scheda di Partecipazione/Liberatoria compilata e firmata.
– min 8 max 16 foto file jpg 800 pixel lato lungo / numerati in ordine di sequenza (01,02 ecc)
– Invio a memoriesnomemories@gmail.com tramite WeTransfer
I contributi dei nuovi autori selezionati saranno diffusi non appena saranno stati caricati sul sito “Memories/No Memories”. Partner del Progetto: Deaphoto e Clic.hè
CONCEPT E STORIA DEL PROGETTO
MEMORIES / NO MEMORIES
Fotografia fra flusso e ricordo a cura di Sandro Bini e Giulia Sgherri
La memoria è un organismo vivente, va nutrita. La memoria è un patrimonio culturale va conservata. E’ necessario studiare e analizzare anche visivamente i meccanismi della sua formazione e i pericoli di una sua scomparsa. Memories / No Memories è un Progetto Collettivo a cura di Sandro Bini e Giulia Sgherri che utilizza il linguaggio della fotografia autoriale per indagare questo fenomeno nell’attuale contesto sociale e culturale. I fotografi finora interpellati sono i nostri analisti, i nostri recettori e intercettori delle dinamiche visive che accompagnano il mutamento in atto nella funzione sociale e personale della memoria e della fotografia nell’ambito di una trasformazione importante della funzione e dell’utilizzo delle immagini nella comunicazione e nell’arte contemporanee.
Presentazione del Concept del Progetto
Il cambiamento di funzione sociale della fotografia introdotto dalla rivoluzione digitale con l’avvento degli smartphone dotati di fotocamera e l’esplosione dei social, rischia di far perdere alla fotografia la tradizionale funzione di “specchio della memoria” e conservazione del ricordo. La fotografia oggi negli usi sociali, familiari e quotidiani, si va velocemente trasformando da memoria/monumento a comunicazione/intrattenimento. L’assenza nel digitale di una matrice fisica delle immagini sembra favorire questa volatilità visuale e velocità di funzione e di utilizzo che diventa strumento di relazione in tempo reale. La testimonianza “in diretta” favorisce da un lato la democratizzazione dei soggetti e delle situazioni fotografiche dall’altro l’accumulo e la dispersione: una pratica compulsiva che rischia di debordare e farci addirittura perdere, secondo recenti studi scientifici, la capacità stessa di ricordare, nonché creare forme di vera e propria dipendenza da condivisione immediata. Questo progetto vuole indagare, attraverso la pubblicazione di lavori fotografici in tema, da un lato le passate o le attuali capacità di memoria del fotografico: il suo farsi oggetto, feticcio, reliquia, testimonianza, strumento di sollecitazione della narrazione e del ricordo e di conservazione dell’esperienza. Dall’altro la sua sempre più forte e invadente capacità di divenire “schermo” visivo: antimemoria, oblio, flusso indistinto (onnipresente e atemporale), potenzialmente in grado di accecarci.
Storia del Progetto e Introduzione alle immagini
Memories / No Memories, nasce come progetto fotografico online su piattaforma Tumblr, e raccoglie i lavori autori che indagano il complesso rapporto fra fotografia e memoria nel contesto dell’attuale trasformazione della funzione sociale dell’immagine dovuto all’ingresso sul mercato degli smartphone dotati di fotocamera digitale e all’esplosione dei social network.
2015 > Gli Autori invitati e il Blog
Nell’autunno del 2015, il blog prende il via con la pubblicazione dei lavori dei primi tredici autori da noi invitati ad indagare il tema. L’Archivio on line inizia così con Supernatural di Andrea Buzzichelli e le sue memorie di un’età in cui “ tutto sembra dover rimanere com’è”, con il Ronzio visivo ed esistenziale di Nino Cannizzaro e con i ricordi evanescenti degli Espirits di Enrico Doria. Prosegue con la “memoria liquida”di My small world di Luca Moretti, con Social Id Photos, il lavoro concettuale sulla perdita d’identità e memoria di Maria Cardamone e Live Alive di Alex Liverani, che ricrea abilmente istanti quotidiani sedimentati nel ricordo. Francesca Loprieno in Paesaggi nel nulla ci racconta poi di una memoria che è stratificazione e viaggio, mentre Giulia Madiai si mostra e riscopre se stessa nel suo Dear Diary. Se Luca Prestia raccoglie fotografie dimenticate e abbandonate in Forgettable Memories, Arianna Sanesi ci mostra invece immagini da tenere e da cullare in Hold. La memoria come ritorno alle radici è quella indagata da Eva Tomei nel suo Sulle ginocchia degli dei, mentre lo spazio visivo e mentale tra luce e ombra e fra memoria e oblio è quello che descritto da Simone Padelli in Su di me. Chiude, infine, questa prima fase del progetto la memoria senza regole e Untiled di Zoe Be. Questi i primi tredici progetti pubblicati sul Blog, queste le prime, preziose indagini sul tema.
2016 > La prima Open Call, le Presentazioni e le Mostre
La necessità di costruire un osservatorio ancora più ricco e diversificato ci ha portati poi nel Febbraio 2016 a indire una Call aperta a tutti i fotografi. Il progetto si è arricchito così dei lavori di altri tredici autori selezionati per entrare a far parte del nostro Archivio. Daniele Brescia, con la memoria negata dei selfie di Light on me. Family House e il lavoro inesorabile del tempo di Nathalie Depose. Il sapore delle foglie il progetto con il quale Sofia Bucci ci racconta di fotografia, malattia, perdita di memoria. Rumore Bianco di Giulia Francini porta in primo piano la “zona vaga del documento “. Getting the extra beating heart out of my chest di Adina Ionescu-Muscel ci parla, invece, di una fotografia “gemella”, fra memoria, distanza e intimità. La memoria della quale parla Gabriella Martino nella sua serie Il nido del cuculo è quella che nasce da una condizione di fragilità, mentre Sara Menegatti in P.N.26 parte da alcune fotografie trovate per caso per creare un’abile messa in scena e una complessa operazione concettuale su memoria e identità. Novella Oliana ci racconta di memorie fragili e fotografie impossibili nelle sue Liste vertiginose, mentre Sara Palmieri in M. ci narra la storia di una donna, dei suoi capelli, delle sue fotografie per ricordarla fino in Cina. La memoria come ricomposizione tattile e mentale e come ri-scrittura è quella raccontata da Duccio Ricciardelli in Tattile psichico, mentre è un ricordo perso, distorto e scomposto quello degli scatti di Mattia Toselli nel suo Non ho memoria di questo luogo. In Persistenza della morte (desiderio di memoria) Clara Turchi-Rose gratta via la superficie dell’immagine e imbottiglia letteralmente il ricordo, mentre con Valentina in Libia Michele Spagnolo ci mostra, infine, che sogni, ricordi e fotografia non sono poi così diversi fra loro. Durante l’anno sono state fatte alcune presentazioni pubbliche del Progetto e due mostre che raccolgono una selezione dei lavori presenti nel nostro Archivio: a Castiglioncello, nell’ambito del Rosignano Foto Festival 2016 e a Firenze nell’ambito del Deaphotoexpo 2016.
2017 > Open Call #2 Collective Moments
La volontà di allargare il campo dell’indagine visiva e concettuale dagli aspetti intimi e privati a quelli storici, economici e culturali della conservazione e della perdita della nostra memoria collettiva in rapporto all’utilizzo e alla funzione dell’immagine fotografica, ha fatto nascere nel Febbraio 2017 la Seconda Call #2 Collective Moments con la selezione di sei nuovi Autori e Progetti. Le memorie dell’esodo delle famiglie istriane nelle fotografie raccolte e riviste da Carolina Cuneo (La nostalgia non ha colore/ exodus). L‘esplorazione, fra memoria collettiva, archivio e immaginario, de Le Olimpiadi invernali di Cortina del 1956 di Antonio Cunico e quella su un aspetto poco conosciuto dell’industria bellica italiana di Simone D’Angelo (Santabarbara). Interessante e originale operazione di recupero e riattualizzazione visiva di una tragica memoria collettiva quella di Giuseppe Iannello (Gibellina 1968), mentre sull‘estetica del fallimento di archiviazione tecnologica delle immagini verte la riflessione visuale e concettuale di Stefano Parrini. Infine entra a far parte del nostro Archivio in progress anche la storia di confine fra memoria collettiva e memoria familiare dei Tessuti Toniù di Francesca Semerano. Durante l’anno sono state fatte alcune presentazioni pubbliche del Progetto e due mostre che raccolgono una selezione dei lavori presenti nel nostro Archivio: a Savignano sul Rubicone, nell’ambito del Si Fest Off, e a Prato presso Quilombo in occasione di Foto Gang Prato.
2018 > Open call #3 Holyday / happy days
L’interesse per la conservazione e/o la perdita dei “nostri” momenti felici nel loro rapporto con la fotografia ha guidato nel Febbraio 2018 la Terza Call del Progetto-Archivio con la selezione di sei nuovi Autori e Progetti. I momenti felici restano intimamente collegati alle vicende familiari nella maggioranza dei lavori selezionati a testimonianza della resistenza della fotografia e della sua pratica nella sua funzione primaria di costruzione della memoria e dell’identità (Federica Zucchini, Maruska Tonioni, Valentina De Santis, Valentina Procopio), anche se si fanno strada nuove riflessioni e nuove visioni legate alla “rivoluzione social” permessa dalla condivisione digitale delle immagini (Isabella Sommati) e alle nuove pratiche di found photography (Martin Bruckmanns). Così se Federica Zucchini con i suoi ricordi di un viaggio in camper costruisce un racconto visivo che rimarrà certamente fondamentale per la memoria e l’identità suoi e dei suoi cari (Vuoto d’aprire), La Time line di Maruska Tonioni ripercorre la propria storia familiare, attraverso la presenza/assenza di fotografie, per attraversare un vuoto, superarlo, ritrovare la propria appartenenza. Immagini di oggetti e di fotografie compaiono nel lavoro di Valentina Procopio (Il corpo che abito), come reveries dei sensi e tangibilità della memoria, mentre Memento mei il romanzo familiare di Valentina De Santis narra in maniera visionaria una “storia mitica” fatta di amori, segreti e fotografie. Isabella Sommati con #Happy emoji , compie invece un intelligente e divertente esperimento di trasposizione visuale dei nuovi principi di valore e catalogazione “social” su vecchie foto di famiglia, un approccio ironico-critico apparentemente leggero ma ricco di interessanti spunti di riflessione. Infine le Russian memories di Martin Bruckmanns, sono fotogrammi isolati di filmati super8 che l’autore ha raccolto e conservato nel corso degli anni, un’operazione di adozione, elaborazione e risignificazione tipicamente postfotografica. Nel Settembre 2018 una selezione dei lavori presenti nel nostro Archivio è stata esposta a Bibbiena (Arezzo) in occasione di Fotoconfronti Off.
I Curatori del Progetto
Sandro Bini Fotografo, curatore, docente di fotografia, fondatore e Direttore Responsabile dell’Associazione Culturale Deaphoto di Firenze, si occupa prevalentemente della docenza dei Corsi e dell’organizzazione delle attività progettuali, didattiche ed espositive di Deaphoto. La sua ricerca fotografica è incentrata sopratutto sull’indagine delle relazioni fra l’uomo e il paesaggio contemporaneo e sulla dialettica critica fra percezione e fruizione dei luoghi, legata alla contestualizzazione della propria esperienza. Dal 2009 è curatore di “Binitudini / Spazio di riflessioni visive teoriche e pratiche sul gesto fotografico contemporaneo” e dal 2010 di “Archidiario”, archivio d’autore per parole e immagini.
Giulia Sgherri Studia “Media e Giornalismo” all’Università degli Studi di Firenze e contemporaneamente coltiva quella che è la sua passione fin dall’adolescenza: la fotografia. Frequenta il corso di “Fotogiornalismo” alla Fondazione Studio Marangoni, i corsi di camera oscura Deaphoto e numerosi workshop con fotografi e photoeditor. Nel giugno 2013 completa il percorso di studi in “Photo-editing e Ricerca Iconografica” presso l’istituto CFP Bauer di Milano. Dal 2013 è Photoeditor di Clic.hè Webmagazine di fotografia e realtà visuale edito da Deaphoto.
Gli Autori e i Progetti pubblicati
2015
Andrea Buzzichelli > Supernatural
Nino Cannizzaro > Ronzio
Maria Cardamone > Social Id Photo
Enrico Doria > Esprits
Alex Liverani > Live Alive
Francesca Loprieno > Passaggi nel nulla
Giulia Madiai > Untitled Dear Diary
Luca Moretti > My small world
Simone Padelli > Su di me
Luca Prestia > Forgettable memory
Arianna Sanesi > Hold, 2013
Eva Tomei > Sulle ginocchia degli dei
Zoe Be > Untitled
2106
Daniele Brescia > Light on me
Sofia Bucci > Il sapore delle foglie
Nathalie Depose > Family House
Giulia Francini > Rumore bianco
Adina Ionescu Muscel > Getting the extra beating heart out of my chest
Gabriella Martino > Il nido del cuculo
Sara Menegatti > P.N.26
Novella Oliana > Le liste vertiginose
Sara Palmieri > M.
Duccio Ricciardelli > Tattile psichico
Michele Spagnolo > Valentina in Libia
Mattia Toselli > Non ho memoria di questo luogo
Clara Turchi Rose > Persistenza della morte (desiderio di memoria)
2017
Carolina Cuneo > La nostalgia non ha colore/exodus
Antonio Cunico > Le Olimipadi invernaili di Cortina del 1956
Simone D’Angelo > Santabarbara
Giuseppe Iannello > Gibellina 1968
Stefano Parrini > Fail
Francesca Semerano > Tessutì Toniù
2018
Federica Zucchini > Vuoto d’aprire
Martin Bruckmanns > Russian memories frame8
Valentina Procopio > Il corpo che abito
Valentina De Santis > Memento mei
Maruska Tonioni > Time Line (Il tempo felice)
Isabella Sommati > #Happy emoij